Poeta italiano. Allievo di F. Parini e amico di
A. Manzoni, aderì al movimento romantico; nel 1848, coinvolto nei moti
insurrezionali, si stabilì a Genova e divenne rettore
dell'università locale. Scrisse numerose raccolte poetiche, lodate dai
contemporanei ma di scarso valore; tra esse ricordiamo: la
Visione
(1802), in cui rese omaggio a Parini;
L'epistola sui sepolcri (1808),
nella quale mise a confronto Pindemonte e Foscolo; il poema in ottave
La
torre di Capua (1829);
l'Inno delle cinque giornate (1848) (Milano
1774 - Genova 1852).